55% medici sommersi da burocrazia

Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Troppa burocrazia nell'attività quotidiana dei medici italiani. Il 55% occupa infatti un terzo della propria giornata lavorativa a sbrigare pratiche amministrative: compilazione di cartelle cliniche, prescrizioni di farmaci, report, consuntivi di budget e quant'altro. Solo il 6% dei camici bianchi, per risolvere queste pratiche, impiega meno del 10% del proprio orario di lavoro. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato fra i medici da 'Quotivadis', quotidiano online di informazione medico-scientifica di Univadis.Nello specifico, più della metà (55%) dei medici riserva circa il 30% della propria attività a sbrigare pratiche amministrative. Circa un terzo (26%) perde per smaltire le incombenze burocratiche tra il 20% e il 30% del proprio orario, e circa un quinto (19%) tra il 10 e il 20% dell'attività quotidiana. "Il risultato di questo sondaggio - spiega all'ADNKRONOS SALUTE il vicesegretario nazionale dell'Anaao Assomed Costantino Troise, commentando i dati - fa riflettere. Alcune di queste incombenze potrebbero essere sbrigate da personale amministrativo, come la compilazione dei report mensili e dei consuntivi di budget. Ma c'è una parte di questo lavoro - aggiunge Troise - che può essere svolta solo dai medici, come ad esempio la prescrizione di farmaci e analisi da laboratorio".

Fonte: Univadis

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